Educatori e Carta del docente: sentenza del Tribunale di Treviso riconosce pieno diritto al bonus

Il Tribunale di Treviso conferma il diritto degli educatori precari ad accedere alla Carta del docente, considerandoli uguali ai docenti di ruolo

Sentenza
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Il Tribunale di Treviso ha ribadito che gli educatori hanno diritto alla Carta del docente, equiparandoli agli insegnanti per quanto riguarda il bonus di 500 euro destinato all’aggiornamento professionale. Il caso è stato sollevato dai legali Anief in difesa di un educatore assunto a tempo determinato che non aveva ricevuto il bonus negli anni scolastici 2020-21 e 2023-24. Il giudice ha stabilito che il lavoratore ha diritto alla somma di 1.000 euro, con relativa rivalutazione monetaria.

Il ruolo degli educatori equiparato a quello dei docenti

Secondo la sentenza, la normativa, sebbene utilizzi il termine “docente”, include anche gli educatori, come già confermato dalla Corte di Cassazione (Cass. Civ. sez. lav., ord. 12.04.2024, n. 9984 e Cass. Civ. sez. lav. 31.10.2022, n. 32104). L’articolo 395 del decreto legislativo n. 297 del 1994 (Testo Unico Pubblica Istruzione) definisce la funzione docente come un’attività essenziale per la trasmissione della cultura e la formazione critica dei giovani, includendo quindi anche gli educatori in questa definizione.

La contrattazione collettiva conferma i diritti degli educatori

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto scuola 2016-2018 include il personale educativo nell’area professionale dei docenti, confermando la parità di diritti con gli insegnanti. Il giudice ha evidenziato che l’assimilazione tra educatori e docenti trova riscontro anche nella contrattazione collettiva, rafforzando ulteriormente il diritto degli educatori a usufruire della Carta del docente.

Il Tribunale di Rovigo e il diritto dei precari alla Carta del docente

Il Tribunale di Rovigo ha aggiunto che il Consiglio di Stato (sentenza n. 1842/2022) ha annullato il D.P.C.M. n. 32313 del 2015, affermando che anche il personale a tempo determinato ha diritto alla Carta del docente, come stabilito dalla Corte di Giustizia Europea. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha confermato che gli educatori precari devono essere trattati allo stesso modo dei docenti per l’accesso ai fondi di aggiornamento e formazione.

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