La CISL Scuola esprime preoccupazione per la mancanza di risposte significative nella Legge di Bilancio riguardo alle istanze dei lavoratori della scuola. Nonostante le promesse e l’impegno dichiarato da molti, le aspettative del personale scolastico rimangono insoddisfatte. Lo afferma la Segretaria Generale Ivana Barbacci, che ha recentemente discusso obiettivi e priorità con l’Assemblea Nazionale riunita a Bari.
Legge di Bilancio 2024: aumento delle retribuzioni e risorse per il CCNL 2022/24
La CISL Scuola sottolinea come le decisioni prese nell’ultimo Consiglio dei Ministri per la manovra 2025 non rispondano alle richieste avanzate. “La prima era di aumentare le risorse disponibili per il rinnovo contrattuale 2022/24, per consentire un significativo riallineamento delle retribuzioni del personale scolastico con il resto d’Europa”, afferma Ivana Barbacci. Questa esigenza è riconosciuta da tutti, come evidenziato dai dati dell’ultimo rapporto OCSE.
Incremento del Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa
Un’altra priorità evidenziata è l’aumento delle risorse per il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa di ogni istituto. Questo incremento è indispensabile per sostenere forme innovative di supporto alla formazione, all’aggiornamento e per incentivare la continuità del servizio, specialmente nelle situazioni socioeducative più problematiche.
Organici adeguati e stabilità del lavoro
“Servono organici adeguati, a partire dai docenti di sostegno e dal personale ATA, oltre a stabilità del lavoro e un efficace reclutamento”, prosegue Barbacci. È elevato il numero di posti di sostegno attivati ogni anno solo in organico di fatto, dimostrando che l’organico di diritto non risponde al reale fabbisogno. Da qui la necessità di incrementare i posti di sostegno in organico di diritto per favorire la continuità didattica.
Legge di Bilancio 2024: eliminare le limitazioni per le assunzioni del Personale ATA
La CISL Scuola ritiene indispensabile rimuovere le disposizioni che limitano le possibilità di assunzione del personale ATA al solo reintegro dei posti liberati da pensionamenti. “È una norma da eliminare perché non produce risparmi significativi e genera precarietà, complicando l’organizzazione del servizio in un settore fondamentale per il buon andamento dell’attività scolastica”, afferma la Segretaria Generale.
Azioni sindacali e coinvolgimento dei lavoratori
Per perseguire questi obiettivi prioritari, la CISL Scuola si prepara a un’intensa azione di confronto con le forze politiche e i gruppi parlamentari durante la discussione sulla manovra per il 2025. “Lo faremo con un forte coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori, facendo sentire la loro voce in modo costante e senza ricorrere a scioperi intempestivi che gravano sulle loro retribuzioni e possono far perdere credibilità all’azione sindacale”, conclude Ivana Barbacci.
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