martedì, 22 Ottobre 2024
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Carta del docente: la CISL Scuola chiede l’annullamento di una FAQ errata del MIM

La CISL Scuola richiede l'annullamento di una FAQ del MIM che impedisce ai supplenti di usufruire dell'intero importo della Carta del docente per motivi tecnici

Sul portale del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), nella sezione dedicata alla Carta del docente, emerge una FAQ che ha destato scalpore. Un insegnante con contratto fino al 31 agosto 2023/2024, a cui era stato riconosciuto il beneficio della Carta, si trova impossibilitato a utilizzare l’intero importo a sua disposizione. Il motivo? L’impossibilità tecnica di accedere alla piattaforma.

Un problema tecnico che lede un diritto

Legare la mancata fruizione dell’importo residuo della Carta del docente a un ostacolo tecnico rappresenta un’assurdità. Si tratta di un paradosso logico e giuridico, che priva il docente di un diritto acquisito. Nel caso dei docenti di ruolo, la Carta perde validità alla cessazione del servizio, ma la cessazione del contratto di un supplente non è mai definitiva. Nella maggior parte dei casi, questi insegnanti rientrano nuovamente in servizio con un nuovo contratto.

La normativa che tutela i supplenti

Il DPCM che regola la Carta del docente per gli insegnanti con contratto a tempo indeterminato stabilisce che i 500 euro debbano essere utilizzati entro due anni. Non esiste dunque alcuna ragione per cui i supplenti annuali, o persino quelli con contratto fino al 30 giugno (secondo una recente sentenza della Cassazione), non possano recuperare gli importi non utilizzati nell’anno successivo.

La posizione della CISL Scuola sulla carta del docente

La CISL Scuola ritiene che questa FAQ sia errata e chiede l’annullamento immediato. Tale posizione appare in evidente contraddizione con le dichiarazioni del Ministro, che aveva promesso di rifinanziare la Carta docente per i supplenti. La CISL Scuola, dunque, sottolinea l’urgenza di correggere la FAQ per tutelare i diritti dei docenti con contratto a tempo determinato.

Il diritto alla Carta del docente non può essere compromesso da problemi tecnici. I supplenti annuali o con contratto al 30 giugno devono poter usufruire degli importi residui anche nell’anno successivo.

La CISL Scuola si batte per la correzione di una FAQ che limita l’accesso a un diritto già acquisito, invitando il MIM a intervenire tempestivamente.

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