Il ruolo dell’IA nell’istruzione: risultati del sondaggio del British Council

Il British Council presenta un sondaggio sul futuro dell'inglese e il ruolo degli insegnanti nell'era dell'IA, evidenziando opportunità e sfide.

British Council
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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del British Council, che presenta i risultati di un importante sondaggio sul futuro della lingua inglese e il ruolo degli insegnanti nell’era dell’intelligenza artificiale. Questo studio mette in luce le percezioni di professionisti dell’istruzione riguardo all’uso dell’IA nell’insegnamento e l’importanza del multilinguismo, evidenziando le sfide e le opportunità per gli educatori e gli studenti. Invitiamo i lettori a riflettere su questi temi cruciali per il futuro dell’istruzione e della comunicazione globale.

L’intelligenza artificiale non sostituirà gli insegnanti e offrirà nuovi modi per imparare l’inglese.

  • Secondo il sondaggio Future of English del British Council, in Europa c’è un equilibrio tra chi pensa che gli insegnanti saranno “parzialmente” sostituiti dall’Intelligenza Artificiale (IA) (48,2%) e quelli che affermano di “no” (43,5%).
  • I risultati mostrano che il 60% degli intervistati in tutto il mondo ritiene che l’inglese rimarrà “sicuramente” la lingua più parlata al mondo.
  • L’importanza del multilinguismo: l’Europa è la regione del mondo con la più alta percentuale di professionisti (49,6%) che affermano che i paesi dove l’unica lingua parlata è l’inglese saranno “probabilmente” svantaggiati in futuro.

Roma, 15 ottobre 2024. Il British Council, l’organizzazione internazionale del Regno Unito per le relazioni culturali e le opportunità educative, ha appena presentato i risultati di un sondaggio che risponde ad alcune delle domande chiave contenute nel suo libro The Future of English: Global Perspectives, in occasione del primo anniversario della sua pubblicazione.

Alla ricerca hanno partecipato 1.792 professionisti dell’istruzione, principalmente insegnanti, dirigenti e funzionari pubblici, provenienti da 92 Paesi, tra cui l’Italia.

Guardando ai risultati globali per figura professionale, il 50,9% degli insegnanti e il 51,3% dei funzionari pubblici di tutto il mondo hanno risposto che gli insegnanti non saranno sostituiti dall’IA. Anche in Europa c’è un equilibrio tra chi pensa che gli insegnanti saranno “parzialmente” sostituiti dall’Intelligenza Artificiale (IA) (48,2%) e quelli che affermano di “no” (43,5%). Dal sondaggio emerge che oggi la percezione è cambiata e l’IA è vista come un’opportunità per pensare fuori dagli schemi e al di là delle disuguaglianze.

Alla luce di questa realtà, Mina Patel, responsabile del programma di ricerca Future of English e co-autrice del libro The Future of English: Global Perspectives – che ha visto anche il contributo della dott.ssa Gisella Langè, Ispettrice Tecnica di Lingue Straniere del Ministero dell’Istruzione e del Merito – sostiene che: “L’istruzione, come altri settori, sta subendo l’impatto dell’uso dell’IA. La tecnologia non sta cambiando ciò che facciamo, ma come lo facciamo.

L’IA non sostituirà gli insegnanti perché i giovani che apprendono le lingue in modo informale sono anche quelli che affermano di aver bisogno di insegnanti che li guidino. Ciò significa che il ruolo dell’insegnante resta fondamentale e che abbiamo ancora bisogno del supporto e della struttura che i sistemi educativi possono fornire”.

Per quanto riguarda l’apprendimento, il 44% degli insegnanti in tutto il mondo ritiene che gli studenti di inglese stiano imparando “parzialmente” quanto è utile per il loro futuro, mentre solo il 29% afferma che lo stanno imparando “completamente”.

Mina Patel, inoltre, sottolinea l’importanza di “non lasciare indietro gli insegnanti” in uno scenario in cui gli studenti conoscono meglio la tecnologia e sono in grado di usarla in modo più intelligente dei loro insegnanti. L’esperta ritiene che sia il momento giusto per i professionisti dell’istruzione per determinare quale metodologia debba guidare l’uso delle nuove tecnologie e non il contrario, per rendere gli insegnanti formati sul temae responsabilizzati.

‘Durante le tavole rotonde tenute nell’ambito della ricerca per il libro The Future of English: The Future of English: Global Perspectives, i partecipanti europei hanno affermato che i giovani spesso non sono in possesso delle competenze necessarie per l’ingresso nel mondo del lavoro. Ciò vale anche per la lingua e le competenze ad essa correlate. In particolare, per quanto concerne la lingua inglese, sarà necessario concentrarsi sull’integrazione fra le competenze d’uso e la lingua, poiché la lingua non funziona in modo isolato: la usiamo per uno scopo ed è strumentale”, commenta il responsabile del programma di ricerca Future of English.

Secondo il sondaggio del British Council, l’Europa è la regione del mondo con la più alta percentuale di professionisti (49,6%) che affermano che i paesi dove l’unica lingua parlata è l’inglese saranno “probabilmente” svantaggiati in futuro, seguiti da un 19,9% che afferma che questi paesi saranno “sicuramente” impattati.

Essere multilingue è una realtà per molti europei che hanno bisogno di conoscere altre lingue oltre all’inglese. In questi Paesi, dove parlare solo inglese può rappresentare uno svantaggio, è infatti necessario non solo parlare altre lingue, ma anche essere veramente multiculturali” – conclude Mina Patel.

Oltre all’IA generativa e al ruolo degli insegnanti, il sondaggio “The Future of English” riporta altre previsioni di interesse per il futuro come quella sul benessere degli insegnanti, il multilinguismo, l’apprendimento informale, la riforma dell’istruzione e le metodologie di valutazione.

E’ in corso un vivace dibattito sul ruolo, in continua evoluzione, degli insegnanti e su come questo possa influire sul loro benessere emotivo. Mina Patel solleva una riflessione sull’attuale carico di lavoro e su quanto è richiesto agli insegnanti, sul valore sociale e sul riconoscimento del loro lavoro, e sulla mancanza di opportunità di formazione in un ambiente difficile.

Il dibattito si sposta poi sul multilinguismo, interrogandosi sul modo in cui nei Paesi come l’Italia in cui nelle classi sono presenti più lingue, sia nella società che in classe, l’inglese debba coesistere con esse nei programmi di studi. E riflette attentamente sul fatto che buona parte dell’apprendimento delle lingue avviene anche al di fuori delle aule e in modo informale (al lavoro o utilizzando i social media, le piattaforme online e gli strumenti di intelligenza artificiale).

La collaborazione tra pubblico e privato per integrare le modalità informali di apprendimento nei sistemi educativi è fondamentale e rappresenta un punto chiave per innovare in modo creativo l’apprendimento della lingua e garantire programmi flessibili allineati con le esigenze attuali degli studenti e dell’intera società. I professionisti dell’istruzione, infine, riconoscono sempre più il ruolo centrale delle certificazioni linguistiche in un’ottica di valutazione formativa, ovvero come strumenti di supporto per gli insegnanti, tanto nell’attività didattica quanto nel potenziamento delle abilità linguistiche degli allievi.

Impegno per l’innovazionenell’istruzione: ricerca ed eventi in arrivo

Le prossimetappe del programma di ricercaFuture of Englishcomprendono quattro diversi lavor che verranno condotti dalle università britanniche che si sono aggiudicate le borse di ricerca Future of English nel 2023. È in corso un progetto di confronto dei programmi di studio della lingua inglese in diversi Paesi, con un progetto pilota in Asia orientale, ed è stata commissionata una nuova ricerca sull’impatto socio-economico dell’inglese. I professionisti interessati a partecipare e a conoscere le ultime attività di ricerca sul futuro di questa lingua possono visitare questa pagina web: www.britishcouncil.org/future-of-english.

Il 19 e 20 novembre 2024, il British Council ospiteràl’ELTons Festival of Innovation. Si tratta di uno sviluppo degli ELTons Innovation Awards, che celebrano l’innovazione nell’insegnamento, nell’apprendimento e nella valutazione della lingua inglese. Si tratterà di un programma online di eventi gratuiti che culminerà con l’annuncio dei vincitori dei premi di quest’anno. Il programmaaffronteràancheThe Future of English e le principalitendenze del settore. Gli insegnantiinteressati a parteciparepossonoregistrarsi qui:

www.britishcouncil.org/english-assessment/eltons/festival-of-innovation.

The Future of English: il contest

Il libro The Future of English Global Perspectives ha raccolto le conclusioni di tavole rotonde a cui hanno partecipato 92 esperti e responsabili di politiche educative provenienti da 49 Paesi e territori. Nel 2017 il 67% della popolazione mondiale era esposto o parlava inglese, il libro del British Council si propone di trovare indizi per comprendere l’attuale panorama del suo utilizzo e di aiutare i responsabili delle politiche educative e gli esperti a pianificare e prepararsi per le esigenze future.

Questo lavoro presenta anche raccomandazioni sull’agenda che dovrebbe guidare la ricerca sulla lingua inglese nei prossimi anni, tra cui la progettazione di quadri di riferimento per valutare l’efficacia di metodologie e politiche educative; la creazione di profili di competenza della lingua inglese che consentano confronti tra Paesi e regioni; e la misurazione dei benefici sociali ed economici associati allo sviluppo delle competenze linguistiche in inglese.

Informazioni su Mina Patel

Mina Patel è responsabile della ricerca per il programma Future of English del British Council. Il suo background è nell’insegnamento e nella formazione della lingua inglese. Ha lavorato nel Regno Unito, in Grecia, Thailandia, Sri Lanka e Malesia come insegnante, formatrice, sviluppatrice di materiali e responsabile di progetti ELT e ha una vasta esperienza di collaborazione con i ministeri dell’istruzione dell’Asia orientale. Mina ha presentato in numerose conferenze nazionali e internazionali su temi legati all’ELT.

I suoi interessi accademici riguardano l’alfabetizzazione alla valutazione linguistica, la formazione e lo sviluppo degli insegnanti e l’alfabetizzazione politica. Recentemente Mina è statacoautrice di The Future of English: Global Perspectives e sta completando un dottorato di ricercapresso il Centre for Research in English Language Learning and Assessment (CRELLA) dell’Università del Bedfordshire, Regno Unito.

Informazionisul British Council

Il British Council è l’organizzazione internazionale del Regno Unito per le relazioni culturali e le opportunità educative. Sosteniamo la pace e la prosperità, creando legami, comprensione e fiducia tra le persone nel Regno Unito e nei Paesi di tutto il mondo. Lo facciamo attraverso il nostro lavoro nel campo dell’arte e della cultura, dell’istruzione e della lingua inglese. Lavoriamo in oltre 200 Paesi e territori e siamo presenti in oltre 100 Paesi.

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