Dopo l’avvio della sperimentazione dell’Intelligenza Artificiale a scuola e nella didattica, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha ribadito l’importanza di questa tecnologia. Già attivo il progetto in 15 scuole, il ministro ha illustrato il ruolo degli assistenti virtuali in ambito scolastico.
La presentazione del progetto sull’Intelligenza Artificiale a scuola: già attivato in 15 scuole di quattro Regioni d’Italia
A margine del 39° Convegno di Capri, intitolato “Orizzonti – Impresa e sviluppo nel Mediterraneo” il ministro Giuseppe Valditara ha parlato del progetto che è stato lanciato quest’anno in 15 scuole distribuite in 4 Regioni: Lazio, Lombardia, Calabria e Toscana. L’obiettivo principale – sostiente Valditara – è quello si esplorare l’uso dell’Intelligenza Artificiale per migliorare l’insegnamento e personalizzare l’apprendimento degli studenti.
Gli ‘Assistenti virtuali’: un nuovo metodo per personalizzare la didattica
Durante il convegno, il Ministro ha sottolineato che l’Intelligenza Artificiale sarà utilizzata per affiancare i docenti e gli studenti attraverso gli assistenti virtuali. Questi strumenti saranno in grado di individuare le lacune e le potenzialità di ogni studente, creando esercizi e percorsi didattici personalizzati. L’IA potrà così modellare la formazione secondo le esigenze specifiche di ciascuno, rendendo l’insegnamento più efficace.
La sperimentazione sull’Intelligenza Artificiale: entro il 2026 diventerà strutturale e generalizzata in tutte le scuole
Se la sperimentazione avrà successo, Valditara ha annunciato che il progetto verrà esteso a partire dal prossimo anno e successivamente generalizzato nel 2026. L’obiettivo è integrare questa tecnologia su larga scala nelle scuole italiane, con il fine di rendere la didattica sempre più personalizzata e accessibile a tutti gli studenti.
A tal prososito Valditara ha affermato: “L’intelligenza artificiale deve essere sempre governata dall’uomo, ma rappresenta una straordinaria opportunità per personalizzare la didattica. Siamo tra i primi Paesi ad aver avviato una sperimentazione in quattro regioni italiane, Calabria, Lazio, Toscana e Lombardia”.
Gli assistenti virtuali – ha aggiunto – aiuteranno a identificare i ritardi e le potenzialità degli studenti, attraverso esercizi e percorsi formativi su misura per ognuno. Se andrà bene, diffonderemo ulteriormente quest’iniziativa e nel 2026 vorremmo renderla generalizzata in tutte le scuole italiane.”
In futuro si punterà alla collaborazione tra imprese, ITS e Università
Valditara ha anche sottolineato l’importanza della collaborazione tra imprese, ITS, istituti tecnico-professionali, licei e Università per scambiare esperienze, laboratori e risorse, così da potenziare ulteriormente il percorso di formazione e innovazione nelle scuole italiane.
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