martedì, 8 Ottobre 2024
HomeLavoroPensioniPensioni 2025: le novità della manovra su minime, bonus e flessibilità

Pensioni 2025: le novità della manovra su minime, bonus e flessibilità

Aumento pensioni minime 2025: mini bonus per portarle tra 630 e 650 euro. Scopri le novità della manovra su rivalutazione, flessibilità e Bonus Maroni.

La Manovra 2025 si delinea con nuove novità per le pensioni, in particolare per quelle minime. Un mini bonus potrebbe portare il trattamento minimo tra i 630 e i 650 euro.

Aumento pensioni minime 2025 novità in arrivo

Attualmente, le pensioni minime si attestano a circa 615 euro. La Manovra del 2024 aveva previsto un incremento una tantum del 2,7%, portando le minime a 621 euro. Per il 2025, si prevede un ulteriore aumento, combinando la rivalutazione Istat con un possibile mini bonus, che dovrebbe portare le pensioni minime fra i 630 e i 650 euro.

Rivalutazione pensioni 2025: le stime

L’adeguamento delle pensioni al costo della vita per il 2025 è stimato intorno all’1%, un valore che avrà un impatto limitato. Si ipotizza, quindi, di alzare ulteriormente le pensioni minime, a fronte di una scarsa disponibilità di risorse. Tra le opzioni in esame, c’è il taglio della perequazione per le pensioni più alte, anche se su questa misura pesano ricorsi alla Corte Costituzionale.

Nuove regole per il TFR

Una delle novità più probabili della Manovra 2025 riguarda la previdenza complementare. Il TFR potrebbe essere destinato ai fondi pensione per tutti i dipendenti che ancora non hanno fatto questa scelta, grazie a un nuovo semestre di silenzio-assenso. L’obiettivo è incentivare il secondo pilastro previdenziale, favorendo così un risparmio pensionistico maggiore.

Bonus Maroni e trattenimento in servizio

Per incentivare i lavoratori a ritardare il pensionamento, il Governo sta valutando l’estensione del Bonus Maroni a tutto il lavoro dipendente. Questo bonus permette di rinunciare alla trattenuta INPS, aumentando così lo stipendio netto. Si ipotizza anche una defiscalizzazione di questa quota in più. Inoltre, si prevede la possibilità di trattenere i dipendenti pubblici in servizio fino a 70 anni, solo su richiesta e in base alle esigenze delle amministrazioni.

Flessibilità in uscita: Quota 103, Opzione Donna e APE Sociale

Quota 103, Opzione Donna e APE Sociale verranno probabilmente confermate anche per il 2025, con le attuali regole. Queste misure offrono possibilità di pensionamento anticipato, ma saranno soggette a revisione con la riforma delle pensioni attesa nel corso del 2025.

Quota 103 richiede 62 anni di età e 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2024, con ricalcolo contributivo e un trattamento massimo di quattro volte il minimo fino ai 67 anni.
Opzione Donna rimarrà disponibile per le lavoratrici che soddisfano i requisiti entro il 31 dicembre 2023, con possibilità di uscita anticipata grazie a sconti sull’età per le lavoratrici con figli.
APE Sociale consente il pensionamento a 63 anni per determinate categorie di lavoratori, con un trattamento massimo di 1.500 euro fino al raggiungimento dell’età pensionabile.

La Manovra 2025 si concentra principalmente su interventi limitati per le pensioni minime e su misure per prolungare la vita lavorativa, in attesa della riforma previdenziale prevista per il prossimo anno.

Segui i canali social di Scuolalink.it

© Copyright Scuolalink.it - Riproduzione Riservata

- Advertisment -

Ultimi Articoli

- Advertisment -spot_img
- Advertisment -spot_img