Voto in condotta, ancora un rinvio: tante critiche dalle opposizioni

La riforma del voto in condotta, annunciata dal Ministro Valditara già lo scorso anno, ha subito un ulteriore rinvio alla Camera. I lavori riprenderanno domani

Voto in condotta
Voto in condotta

La riforma del voto in condotta, annunciata dal Ministro Valditara già lo scorso giugno 2023, ha subito un ulteriore rinvio alla Camera. Nonostante le previsioni ben auguranti del Ministro, la discussione parlamentare non si è conclusa, rallentando l’approvazione in via definitiva del provvedimento.

Discussione alla Camera sulla riforma del voto in condotta: bocciato un emendamento del PD

In particolare, durante la seduta della Camera è stato avviato l’esame del testo del primo dei tre articoli che compongono la riforma, ma si è discusso solamente un emendamento presentato dall’opposizione. Il PD aveva proposto di sopprimere l’articolo 1, che riguarda giusto appunto il voto in condotta.

Il relatore Grazia Di Maggio (FdI) e il Governo, rappresentato dalla sottosegretaria Paola Frassinetti, hanno espresso parere contrario, e l’aula ha respinto la proposta del PD.

Critiche da parte dell’opposizione

Numerosi deputati del PD, M5S, Italia Viva e AVS hanno criticato aspramente il disegno di legge e il Ministro Valditara, definendo la riforma priva di fondamenti scientifici e poco condivisa dalla comunità educativa. Durante il dibattito, si sono sprecati riferimenti a pedagogisti e persino al famoso Libro Cuore di De Amicis, nel tentativo di spiegare le debolezze del provvedimento.

Rinvio della discussione a domani

La mancanza di replica da parte del Governo ha suscitato ulteriori polemiche, con accuse di scarso interesse nei confronti di una riforma che meriterebbe maggiore attenzione. La Camera ha annunciato che l’esame della legge riprenderà martedì pomeriggio, dopo che altri argomenti saranno discussi venerdì 20.

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