Docenti precari, Valditara: “polemiche strumentali’, ecco i numeri reali

Il ministro Valditara tranquillizza tutti in merito al regolare inizio dell'anno scolastico. Definisce "strumentali" le polemiche sul numero di docenti precari.

Giuseppe Valditara
Giuseppe Valditara

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha voluto tranquillizzare studenti, famiglie e personale scolastico in merito alla regolare partenza dell’anno scolastico, definendo “strumentali” le polemiche sul numero di docenti precari.

Il dato reale del numero dei docenti precari

Durante un intervento alla cerimonia in ricordo di Carlo Alberto Dalla Chiesa, Valditara ha risposto alle critiche che denunciavano la presenza di 250 mila docenti precari nelle scuole italiane.

Il ministro ha precisato che, secondo i calcoli del Ministero, i docenti precari sono in realtà 165 mila, e il numero è destinato a scendere a 155 mila entro dicembre. Valditara ha quindi smentito le cifre allarmistiche circolate, ribadendo che l’anno scolastico inizierà senza problemi.

Conferma della regolare partenza dell’anno scolastico 2024/25

A supporto delle sue dichiarazioni, Valditara ha citato un incontro con i dirigenti degli Uffici Scolastici Regionali, i quali hanno garantito la piena operatività delle scuole per l’avvio dell’anno scolastico. Questa rassicurazione conferma la volontà del Ministero di assicurare un inizio delle lezioni senza disagi per gli studenti.

Impegno nella lotta alla mafia a partire dalle Scuole

Nel corso del suo intervento, il ministro ha anche affrontato il tema della lotta alla mafia, particolarmente rilevante nella commemorazione di Dalla Chiesa. Valditara ha sottolineato l’importanza della scuola come luogo privilegiato per promuovere la cultura della legalità e contrastare ogni forma di criminalità.

Ha inoltre affermato che l’impegno delle scuole in questo ambito è già forte e verrà ulteriormente intensificato in futuro. Le dichiarazioni di Valditara tentano a dissipare le preoccupazioni dell’opinione pubblica e a riaffermare l’impegno del Ministero verso un sistema educativo stabile e incentrato sulla legalità.

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