Molti si concentrano sulla prescrizione dei debiti ma spesso non si considera quando i debiti con l’Agenzia delle Entrate non sono più esigibili perché prescritti. I debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione si manifestano sotto forma di cartelle esattoriali, iscritte a ruolo dall’ente impositore. Questi debiti seguono termini di prescrizione specifici che variano a seconda della tipologia di imposta.
Quando avviene la prescrizione dei debiti con l’Agenzia delle Entrate
Il termine di prescrizione per le imposte e tasse dovute allo Stato è di 10 anni. Per le imposte e tasse dovute agli enti locali (come Regioni, Province, Comuni), il termine è di 5 anni. Infine, il termine di prescrizione per il bollo auto è di 3 anni.
Controlli fiscali dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli sulle dichiarazioni dei redditi entro termini specifici. Per le dichiarazioni non presentate, i controlli devono avvenire entro il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione doveva essere originariamente presentata.
Per dichiarazioni presentate ma contenenti redditi non dichiarati o deduzioni e detrazioni non spettanti, l’Agenzia ha tempo fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione doveva essere presentata.
Prescrizione delle cartelle esattoriali
Per quanto riguarda i debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione, la prescrizione delle cartelle esattoriali varia in base al tipo di imposta:
- Imposte dovute allo Stato (IRAP, IRES, IVA, Canone Rai, IRPEF, imposte di bollo, di registro, catastali, ipotecarie, di successione): la prescrizione è di 10 anni. Tuttavia, le sanzioni e gli interessi che accompagnano le cartelle si prescrivono in 5 anni. Quindi, se la cartella viene notificata dopo 5 anni, il debito principale non è prescritto, ma le sanzioni e gli interessi sì.
- Imposte locali (IMU, TARI, TOSAP, ecc.): la prescrizione è di 5 anni.
- Bollo auto: la prescrizione è di 3 anni.
Nuove procedure di notifica per la prescrizione dei debiti
In passato, i debiti venivano notificati tramite cartella esattoriale e la prescrizione decorreva dal giorno successivo alla notifica. Oggi, dopo la riforma fiscale, i debiti non vengono più notificati con cartella esattoriale, ma tramite avvisi di accertamento immediatamente esecutivi.
In questo caso, la prescrizione inizia dal giorno successivo alla ricezione dell’avviso. Di conseguenza, i debiti con l’Agenzia delle Entrate si prescrivono dopo 10 o 5 anni, a seconda del tipo di debito, se non si ricevono ulteriori solleciti di pagamento.
In sintesi, è fondamentale essere consapevoli dei termini di prescrizione per evitare sorprese e gestire correttamente i debiti con l’Agenzia delle Entrate. Se hai dubbi sulla tua situazione specifica, considera di consultare un esperto fiscale.
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