giovedì, Settembre 19, 2024
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Precariato, Giannelli (ANP): la soluzione è la chiamata diretta

Per Antonello Giannelli, Presidente ANP, la soluzione per risolvere l'aumento del precariato nella scuola è la chiamata diretta per coprire i posti vacanti

Con l’avvicinarsi del nuovo anno scolastico, emerge nuovamente il problema cronico dell’aumento del precariato nella scuola italiana con la carenza di insegnanti.

La stampa nazionale e locale parla di “emergenza cattedre vuote”, ma la realtà è che questo è un problema strutturale, esistente da decenni e aggravato dalla pandemia.

Lentezza delle procedure di assunzione e aumento del precariato

La lentezza delle procedure di assunzione dei docenti, che non riescono a compensare il numero di insegnanti che vanno in pensione a fine giugno, costringe le scuole a ricorrere in modo massiccio ai supplenti.

Il prossimo anno scolastico si preannuncia particolarmente critico, con un quarto degli insegnanti in servizio che saranno supplenti.

Chiamata Diretta: questa la proposta di Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP

Da anni, Antonello Giannelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, propone una soluzione radicale: la chiamata diretta. Questo modello, già adottato con successo in diversi paesi europei, consentirebbe alle scuole di assumere direttamente gli insegnanti, superando le lungaggini delle procedure centralizzate a livello provinciale.

Giannelli sostiene che la chiamata diretta, limitata a un numero ristretto di docenti per scuola (4 o 5), permetterebbe di coprire rapidamente i posti vacanti e di selezionare insegnanti con competenze specifiche per le esigenze dell’istituto.

“Nelle scuole esistono già comitati di valutazione: è impossibile assumere persone incapaci senza che genitori e altri insegnanti se ne accorgano”, afferma Giannelli a Il Post.

L’opposizione dei sindacati alla Chiamata Diretta: ‘creerebbe favoritismi’

Tuttavia, la proposta di chiamata diretta incontra una forte opposizione da parte dei sindacati, che temono che questo modello possa aprire la strada a favoritismi e clientele, a discapito del merito e dell’esperienza.

Inoltre, i sindacati sostengono che l’assunzione diretta sarebbe incostituzionale, poiché i docenti, in quanto dipendenti pubblici, dovrebbero essere assunti tramite concorso.

Secondo i sindacati, il modello della chiamata diretta sarebbe applicabile solo se l’istruzione fosse gestita a livello locale, come avviene nei paesi europei dove è già in vigore.

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