giovedì, Settembre 19, 2024
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Comportamento scorretto del bambino a scuola: i consigli della psicoterapeuta Amy Morin

Sapere che il proprio bambino si è comportato male a scuola non è mai piacevole. La dottoressa Amy Morin, psicoterapeuta infantile, offre una serie di consigli per affrontare il comportamento scorretto dei bambini a scuola.

Stabilire una comunicazione con gli insegnanti e la scuola

I bambini trascorrono gran parte della giornata a scuola, quindi gli insegnanti sono i primi a notare un comportamento scorretto. È importante mantenere un dialogo costante con gli insegnanti, chiedendo loro dettagli sugli episodi di comportamento scorretto, le circostanze e i momenti della giornata in cui avvengono.

Gli insegnanti devono comunicare al bambino quando sbaglia, utilizzando parole o adesivi colorati (rosso per comportamento negativo, giallo per comportamento neutro, verde per comportamento positivo).

La comunicazione tra insegnante e famiglia deve essere costante e non limitata ai soli episodi negativi.

Celebrando i successi del bambino si ottengono risultati migliori rispetto ai continui rimproveri. Quando il bambino si comporta bene, è importante riconoscerlo per motivarlo.

Se non viene richiamato dagli insegnanti per diversi giorni, si può premiarlo cucinando il suo cibo preferito, concedendogli più tempo per il suo gioco preferito o organizzando una gita al parco avventure.

Evitare i premi in denaro è essenziale, il bambino deve capire che comportarsi bene è un dovere verso gli altri, non un modo per guadagnare.

Capire perché il bambino ha un comportamento scorretto a scuola

La dottoressa invita i genitori a mantenere la calma quando gli insegnanti riportano un atteggiamento negativo. Questo permette al bambino di spiegare perché si è comportato in un certo modo.

Capire il motivo del comportamento scorretto è fondamentale: chiacchiera perché si annoia? Spintona i compagni perché non gestisce la rabbia? Risponde alla maestra perché non ne riconosce l’autorità?

Spiegare al bambino perché ha sbagliato, senza umiliarlo, con motivazioni chiare, è la chiave per un comportamento migliore.

Lasciare che il bambino si esprima

Mantenere un atteggiamento aperto e rispettoso aiuta il bambino a comunicare più facilmente le ragioni del suo comportamento sfidante. Ecco alcuni metodi suggeriti dalla dottoressa Morin:

  • Incoraggiare l’espressione dei sentimenti: Raccontare esperienze simili vissute e lasciare che il bambino si esprima liberamente, anche se è confuso o si contraddice.
  • Fornire rassicurazioni: Dire al bambino che è normale sentirsi frustrati, arrabbiati o annoiati, ma spiegare che queste emozioni possono essere espresse in modi diversi senza infastidire gli altri.
  • Dare delle scelte: Se il bambino è arrabbiato, offrirgli alternative per gestire la rabbia, come gridare o tirare calci a terra. Evitare di litigare per piccole sfide quotidiane, come la scelta dei vestiti o della colazione.
  • Non fare pressione: Se il bambino non vuole parlare dei suoi sentimenti, non forzarlo. Se si è preoccupati per il suo atteggiamento, considerare l’idea di contattare uno psicologo.

Seguire questi consigli può aiutare i genitori a gestire il comportamento scorretto del proprio bambino a scuola in modo efficace e costruttivo.

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