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Decreto Sport e Scuola, Amato (M5S): “11 mila docenti di sostegno in difficoltà”

Il deputato Gaetano Amato del M5S sottolinea come il Decreto Sport e Scuola imponga ai docenti di sostegno con qualifiche estere in attesa di riconoscimento, di scegliere tra attendere la conclusione della procedura di riconoscimento in Italia o rinunciare a questa per iscriversi ai percorsi formativi INDIRE.

Amato denuncia: “il Governo non pianifica la specializzazione dei docenti di sostegno né valuta tempestivamente i titoli esteri”

Questo evidenzia l’incapacità del Governo di pianificare seriamente la specializzazione degli insegnanti di sostegno e di valutare tempestivamente i titoli esteri.

È stato presentato un ordine del giorno per rivedere questa disposizione e programmare in base al fabbisogno regionale, ma la maggioranza ha bocciato, danneggiando migliaia di docenti.

  “Il Governi costringe i docenti con qualifiche estere a scegliere tra l’attesa del riconoscimento o l’iscrizione ai percorsi formativi INDIRE”

“Per i docenti di sostegno che hanno conseguito una qualifica professionale o un titolo di formazione all’estero e hanno pendente il procedimento di riconoscimento, questo decreto impone di scegliere tra due possibili alternative: o attendere la conclusione della procedura amministrativa di riconoscimento in Italia del titolo estero oppure rinunciare ad ogni istanza per iscriversi ai percorsi formativi INDIRE, e conseguire, in caso di superamento degli stessi, la specializzazione sul sostegno.

È il segno della incapacità del Governo di affrontare il tema della specializzazione degli insegnanti di sostegno con una programmazione seria legata al fabbisogno regionale e di valutare i titoli acquisiti all’estero.

Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno che impegna il governo a rivedere la disposizione che introduce il nuovo percorso di specializzazione erogato da INDIRE, al fine di intervenire con una programmazione seria legata al fabbisogno regionale e garantire una valutazione tempestiva dei titoli acquisiti all’estero.

Ovviamente la maggioranza lo ha bocciato, tradendo per questo migliaia di docenti messi spalle al muro e lesi nei loro diritti”.

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