Organico aggiuntivo Personale ATA, Decreto Scuola 71/2024 esclude la proroga: pronta la mobilitazione

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Nelle ultime ore, il Comitato Evoluzione ATA ha lanciato un grido di allarme. Fonti ufficiali hanno confermato che, in relazione al Decreto Scuola n.71/2024, gli emendamenti della maggioranza volti alla riproposizione dell’organico aggiuntivo per l’anno scolastico 2024/2025 sono stati ritirati. Anche gli emendamenti dell’opposizione hanno subito lo stesso destino, venendo di fatto respinti.

Personale ATA, l’organico aggiuntivo va in soffitta: tutte le contraddizioni legislative

Questa decisione rappresenta una contraddizione rispetto a quanto stabilito dal Decreto Anticipi Legge del 15 dicembre 2023 n. 191, che convertiva con modificazioni il decreto-legge del 18 ottobre 2023 n. 145. Questo precedente legislativo prevedeva misure urgenti in materia economica e fiscale a favore degli enti territoriali e della tutela del lavoro.

Comitato Evoluzione ATA: ‘La scuola è un peso piuttosto che una risorsa’

Secondo il Comitato, il ritiro degli emendamenti non fa altro che confermare la percezione che la politica, sia attuale che del passato, consideri la scuola come un peso piuttosto che una risorsa. La mancanza di investimenti e la scarsa volontà politica di valorizzare la scuola sono segni evidenti di una visione miope che non riconosce il valore strategico dell’istruzione.

“La politica non investe sulla Scuola perché ha tutto da perdere e niente da guadagnare. Nella Scuola non ci sono lobby, non ci sono grandi investimenti e non ci sono potentati con cui stringere accordi di potere,” afferma il comunicato del Comitato Evoluzione ATA.

L’appello al cambiamento e l’invito alla mobilitazione

Il Comitato è deciso: “È giunto il momento di dire basta! La Scuola ha bisogno di investimenti e non di tagli. È ora di mettere la Scuola al centro dell’Agenda Italia.” La richiesta è chiara: trasformare la scuola in un terreno fertile per le nuove generazioni, garantendo loro una formazione adeguata che possa assicurare benessere e sviluppo per il paese.

Tutte le organizzazioni sindacali sono invitate a indire uno sciopero generale del comparto scuola. L’obiettivo è chiedere mezzi, risorse finanziarie e personale stabilizzato per superare le difficoltà attuali. Il Comitato esorta a lasciarsi alle spalle i tempi dei tagli lineari, come quelli del binomio ministeriale Gelmini-Tremonti, definendoli una delle pagine più buie della storia recente del paese.

Una situazione critica e urgente

Il grido di allarme del Comitato Evoluzione ATA mette in luce una situazione critica che necessita di interventi urgenti. La scuola deve tornare a essere una priorità per il paese, con investimenti concreti e una visione a lungo termine che riconosca il valore dell’istruzione come pilastro fondamentale per il futuro dell’Italia.

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