giovedì, Settembre 19, 2024
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Università, le migliori in Europa: solo 4 atenei italiani nei primi 100

La classifica delle migliori Università in Europa – La seconda edizione della classifica QS World University Rankings Europe include 51 atenei italiani, di cui 24 in miglioramento, 2 stabili e 25 in calo.

684 Università di 43 Paesi presenti nella prestigiosa classifica QS World University Rankings Europe: la posizione di quelle italiane

Nell’edizione 2025, la classifica comprende 684 università di 43 paesi. Al vertice troviamo il Politecnico di Zurigo, seguito dall’Imperial College di Londra e dall’Università di Oxford.

L’Italia conta solo quattro università tra le prime 100: il Politecnico di Milano, l’Alma Mater Studiorum di Bologna, La Sapienza di Roma e l’Università di Padova. Il Politecnico di Milano è la prima università italiana, raggiungendo il 38esimo posto. L’Università di Bologna, al 48esimo posto, è la seconda italiana in classifica.

Lo strepitoso dato dell’Università del Salento: i criteri per stilare la classifica

L’Università del Salento è quella con la crescita maggiore, salendo di 65 posizioni fino al 419esimo posto. La Sapienza di Roma è terza a livello nazionale, mentre l’Università Cattolica del Sacro Cuore entra nella top 150 europea.

Le pubblicazioni scientifiche – Le università italiane superano la media europea nella produttività della ricerca, con un punteggio medio delle pubblicazioni scientifiche per membro delle facoltà pari a 56,9, quasi il doppio della media europea. Tuttavia, l’impatto di questa ricerca è leggermente inferiore alla media europea.

I programmi di scambio tra studenti – Le università italiane eccellono nei programmi di scambio studenti, sia in entrata che in uscita, superando la media europea. Tuttavia, il rapporto docenti/studenti è molto inferiore alla media europea, e il numero limitato di corsi in inglese e i bassi investimenti nell’internazionalizzazione penalizzano il punteggio dell’Italia per quanto riguarda il corpo docente internazionale.

L’occupabilità dei laureati – Le università italiane sono al di sotto della media europea negli indicatori di occupabilità dei laureati, evidenziando la necessità di rafforzare i collegamenti tra campus e industria e di migliorare la preparazione al lavoro dei laureati.

I punti di forza dell’Italia

Ben Sowter, vicepresidente senior di QS, commenta: “Si confermano i punti di forza dell’Italia nella produttività della ricerca, evidenziando aree di miglioramento, in particolare nell’internazionalizzazione del corpo docente e studentesco e nella preparazione al lavoro dei laureati.”

Per ulteriori dettagli e la classifica completa, visita il sito ufficiale della QS World University Rankings.

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