venerdì, Settembre 20, 2024
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Gestione separata Inps: guida completa su obblighi, iscrizione e contributi

Dal 1° gennaio 1996, con la Legge 335, è stata introdotta la Gestione separata Inps per estendere l’assicurazione generale obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti a categorie lavorative precedentemente prive di copertura previdenziale. L’iscrizione alla Gestione separata è obbligatoria per diverse categorie, tra cui i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori autonomi occasionali (superata la soglia dei 5 mila euro di compensi annuali) e i professionisti senza albo e cassa. Recenti sentenze della Corte Costituzionale hanno ulteriormente esteso l’obbligo di iscrizione alla Gestione separata anche ai titolari di reddito da arti e professioni iscritti ad albi professionali.

Iscrizione per professionisti senza albo e cassa per la gestione separata Inps

I professionisti che esercitano abitualmente un’attività di lavoro autonomo senza l’obbligo di iscrizione ad appositi albi professionali o senza l’obbligo di versamento dei contributi ad apposite casse professionali, devono iscriversi alla Gestione separata Inps.

Iscrizione per iscritti ad albi professionali

Le sentenze della Corte Costituzionale, richiamate dall’Inps nel Messaggio del 27 giugno 2024 numero 2403, hanno stabilito che l’obbligo di iscrizione alla Gestione separata si applica anche ai lavoratori autonomi e ai professionisti iscritti ad albi professionali. Questo avviene nei casi in cui tali professionisti non siano obbligati ad iscriversi alla cassa di previdenza professionale per ragioni reddituali e siano tenuti solo al versamento del contributo integrativo.

Dettagli delle sentenze della Corte Costituzionale

La sentenza numero 104 del 22 aprile 2022 ha chiarito che l’obbligo di iscrizione alla Gestione separata riguarda anche chi esercita attività autonome subordinate all’iscrizione ad albi professionali, ma non tenuti al contributo soggettivo, essenziale per costituire una posizione previdenziale. Successivamente, la sentenza numero 238 del 28 novembre 2022 ha ulteriormente dettagliato l’obbligo, includendo lavoratori autonomi e professionisti iscritti ad albi che non versano contributi alla cassa professionale per mancanza di requisiti o per l’esistenza di una posizione previdenziale attiva presso un’altra cassa.

Come iscriversi alla gestione separata Inps e contributi da versare

Per iscriversi alla Gestione separata, è necessario accedere alla piattaforma telematica su “inps.it – Imprese e Liberi Professionisti – Iscrizione liberi professionisti” con le credenziali SPID, CIE o CNS.

Nel 2024, gli autonomi iscritti alla Gestione separata devono versare contributi pari al 26,07% della base imponibile (25,00% per l’assicurazione IVS, 0,72% per maternità e malattia, 0,35% per l’ISCRO) se non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria. Per i già titolari di pensione o con altra tutela pensionistica obbligatoria, l’aliquota è del 24,00%. La base imponibile comprende i redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni, con un limite massimo annuo di 119.650,00 euro.

Chi versa i contributi

Gli autonomi iscritti devono provvedere personalmente al versamento dei contributi, ma possono addebitare ai committenti una quota pari al 4% dei compensi lordi.

Prestazioni garantite

La Gestione separata garantisce prestazioni come indennità per ricovero ospedaliero, malattia, maternità e congedo parentale. Dal 1° gennaio 2024, è stata introdotta  l’Indennità straordinaria di continuità reddituale operativa (ISCRO), pari al 25% dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia Entrate, con un importo massimo di 800,00 euro e minimo di 250,00 euro per sei mensilità.

L’ISCRO non comporta accrediti di contribuzione figurativa e richiede la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

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