giovedì, Settembre 19, 2024
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Asili nido in Sicilia: il MiM finanzia 735mln per 30.000 nuovi posti

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha stanziato 734,9 milioni di euro per creare oltre 30.000 nuovi posti negli asili nido in Sicilia.

30.000 nuovi posti negli asili nido della Sicilia

Il Decreto Ministeriale n. 79 del 30 aprile 2024 si rivolge ai Comuni e stabilisce i criteri per ottenere i finanziamenti, tra cui una copertura del servizio nella fascia 0-2 anni inferiore al 33% e un rapporto tra la popolazione residente e il numero dei bambini nella stessa fascia (almeno 60 bambini).

Basandosi su questi criteri, il D.M. elenca i beneficiari e l’importo spettante in base al numero minimo di posti da attivare. Le amministrazioni comunali devono aggiudicare i lavori entro il 31 ottobre 2024.

Petralia e Caci (Cisl) sottolineano le ricadute positive su occupazione e servizi educativi

Carmela Petralia, Segretaria Generale Cisl Agrigento Caltanissetta Enna, ed Emanuele Caci, Segretario Generale Cisl Scuola Ag Cl En, sottolineano che questa iniziativa rappresenta una grande opportunità per le aree interne della Sicilia, che necessitano di tempestività.

Petralia e Caci affermano che l’iniziativa avrà ricadute occupazionali sul sistema educativo e fornirà servizi per l’infanzia, a vantaggio dei minori, particolarmente nelle zone di Agrigento, Caltanissetta ed Enna.

Investimenti negli asili nido per sostenere le famiglie e favorire la parità di genere

Nelle tre province, molti comuni mancano di strutture adeguate o offrono pochi posti, costringendo le famiglie a percorrere distanze considerevoli per raggiungere l’asilo più vicino.

Petralia e Caci ritengono fondamentale la presenza omogenea dei servizi educativi sul territorio, non solo nelle città maggiori, per agevolarne l’utilizzo da parte dei bambini e delle loro famiglie. Adesso, le aree interne del centro Sicilia soffrono di un progressivo spopolamento e di scarse opportunità di lavoro.

La misura ministeriale può mitigare il grave fenomeno della disparità di genere, dato che una donna su cinque abbandona il mercato del lavoro dopo la maternità, spesso a causa delle difficoltà nell’accesso ai servizi educativi per la prima infanzia.

Petralia e Caci concludono esortando i Sindaci ad agire rapidamente per non perdere i fondi PNRR destinati agli asili nido.

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