HomeScuolaRientro a scuola, scetticismo dei Presidi: “La questione è aritmetica”

Rientro a scuola, scetticismo dei Presidi: “La questione è aritmetica”

Rientro a scuola: l'opinione di ANP sulle linee guida utili al rientro a scuola a settembre: non è una questione di autonomia scolastica ma il problema riguarda i numeri

Rientro a scuola – L’Associazione Nazionale Presidi ha da sempre sostenuto con coerenza e rigore il valore imprescindibile dell’autonomia scolastica. Quest’ultimo aspetto è secondo l’opinione dell’ANP uno strumento importante per uscire dall’emergenza Covid-19. La sua validità è stata più volte sottolineata, non per ultimo attraverso un documento ufficiale ANP pubblicato lo scorso 25 maggio.

Rientro a scuola: lo scetticismo di ANP sulle ‘linee guida’ passa dall’aritmetica

Fatta questa premessa, l’Associazione Presidi non mette in discussione l’aspetto dell’autonomia scolastica in se ma è assolutamente scettica su alcuni punti presenti all’interno delle linee guida, denominate Piano Scuola 2020/2021, stilate ieri l’altro dal governo e utili al rientro a scuola a settembre. Vediamo quali sono questi punti in discussione.

Attraverso un comunicato stampa del 26 giugno 2020 ANP ha stilato alcuni punti riguardanti gli aspetti che dovrebbero comportare delle macroscopiche criticità che per gli addetti ai lavori non passano affatto inosservate, in particolare:

Numero alunni per classe e distanziamento (aule sovraffollate e sanificazione bagni)

“La questione è innanzitutto aritmetica – così esordisce ANP. Se abbiamo una classe di 20 alunni con un docente e se per attuare il distanziamento dobbiamo dividere la classe in due gruppi, abbiamo bisogno di due docenti. Se abbiamo 1500 studenti che utilizzano i servizi igienici almeno una volta al giorno e i bagni devono esser immediatamente puliti dopo l’uso, abbiamo bisogno di più collaboratori scolastici. Evidenziamo, al riguardo, che il personale continua ad essere assegnato secondo parametri del tutto insufficienti: basti pensare alla difficoltà di sostituzione dei docenti assenti che costringe i colleghi a riassegnare quasi sempre gli alunni privi di vigilanza alle altre classi, contribuendo così a sovraffollarle”.

Per scongiurare e risolvere tutte le criticità su elencate l’ANP chiede al Ministero un congruo incremento dell’attuale organico, anche attraverso l’assunzione diretta di personale a tempo determinato indispensabile a garantire l’efficienza del sistema scuola che da qui a due mesi sarà messo a dura prova.

Sanificazione dei bagni – Chi è addetto ai lavori e chi vive con quotidianità la scuola sa di certo che delle semplici linee guida non possono risolvere del tutto i problemi quotidiani e reali di ogni singola comunità scolastica. Quasi sempre gli studenti chiedono di andare in bagno sin dalla prima ora e in quasi tutte le classi il numero degli stessi che si reca presso i locali igienici è elevato. Rispettare pedissequamente le linee guida comporterebbe una fila interminabile di studenti in attesa del proprio turno per espletare (nell’intero arco della giornata) i propri bisogni fisiologici. Non solo, ma pensiamo al lavoro immane che dovrebbero svolgere i collaboratori scolastici, vessati dalle pulizie e dalle sanificazioni dei servizi igienici dopo l’uso dei locali da parte dei ragazzi.

Sostituzione dei docenti assenti – Non consideriamo poi quello che comporterebbe l’assenza di un docente. Il metodo più usato (nella totale illegalità) è attualmente la suddivisione degli alunni nelle altre classi. L’ANP pone una questione seria e anche per certi versi rischiosa per la salute di tutti. Visto che sarà assolutamente impossibile la procedura sinora attuata, come si risolverà il problema? Si dovrà forse incrementare a dismisura il personale coinvolto?

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