Alle proteste sui ritardi dei pagamenti delle attività aggiuntive dei precari e del Fis si aggiungono errori nei punteggi delle GPS di alcune provincie, come quella di Roma. Un’estate indimenticabile per migliaia di supplenti precari alle prese con i disservizi causati dal sistema SIDI.
Precari infuriati per via dell’algoritmo ministeriale. Il pasticcio degli elenchi delle GPS con migliaia di errori nei punteggi
Molti aspiranti docenti della provincia di Roma sono preoccupati in queste ore a causa del solito algoritmo ministeriale che ha attribuito per molti di loro (si parla di migliaia di precari) punteggi errati. Si tratta di docenti precari inseriti di diritto all’interno delle Graduatorie provinciali delle supplenze (Gps).
A denunciare la grave situazione attualmente in atto un pezzo giornalistico su “Il Fatto Quotidiano”, il quale tenta di spiegare la responsabilità circa questi clamorosi errori: si tratterebbe di una errata sequenza nel codice del sistema informatico, ovvero del famigerato algoritmo.
La grave problematica si è evidenziata a partire dal 3 agosto scorso. Dopo la pubblicazione delle graduatorie molti docenti si sono accorti delle gravi incongruenze. Gli errori potrebbero mettere in discussione persino la futura assegnazione di una cattedra agli aspiranti precari, tanto che molti di questi hanno iniziato a tempestare di chiamate l’Ufficio Scolastico Regionale per richiedere le dovute correzioni. Da quello che si sa, la grave criticità avrebbe comportato un lavoro di correzione da parte del personale scolastico regionale, questa volta non più telematico ma manuale.
Docenti precari scavalcati da migliaia di posizioni
Molti docenti riferiscono di errori umani e non ascrivibili all’algoritmo ministeriale. Resta il fatto che in alcuni casi mancherebbero all’appello anche 23 punti. Molti errori presenti sarebbero il frutto di vere proprie sviste (per esempio a qualcuno non sono stati inseriti i punteggi derivanti persino da due anni di insegnamento).
Questa serie di sviste però comportano come conseguenza diretta lo scavalcamento a catena di migliaia di posizioni, a danno dei candidati che hanno chiamato freneticamente i recapiti telefonici degli uffici scolastici senza ricevere nessun riscontro in merito a questa incresciosa situazione. Neanche le pec con le segnalazioni, inviate in questi giorni, hanno contribuito a rasserenare gli animi dei tanti precari oramai sconsolati da questa pirandelliana vicenda. Resta il fatto che è inutile attribuire la responsabilità all’algoritmo, visto che la macchina elabora i dati inseriti dai funzionari.
La faccenda è seguita direttamente dalla nuova dirigente dell’Usr Sabatini che ha cercato di fare chiarezza su questa spinosa faccenda: “Ho seguito in prima persone molte istanze, comprese quelle di chi pensava di aver sbagliato a presentare domande. Si è trattato di un errore del sistema informatico che non ha riconosciuto alcuni titoli e attribuito un punteggio errato. Con la collaborazione di tutte le sigle sindacali stiamo verificando e correggendo manualmente tutte le posizioni. Ripubblicheremo le graduatorie nel più breve tempo possibile”.
Per i sindacati la colpa è dell’algoritmo: “le responsabilità sono del SIDI”
Ecco di seguito le dure parole di Michele Sorge, segretario regionale della Cisl Scuola: “Son certo che non si tratti di un errore umano ma la ‘colpa’ è del Sidi, il sistema informativo dell’Istruzione che fa acqua da tutte le parti. Va reso efficiente. Ora è prevista una ripubblicazione delle graduatorie sul sostegno dopo ferragosto e entro fine agosto per le altre Gps prima, di far partire il famigerato algoritmo. Serve che i docenti segnalino tutti i possibili errori perché l’ufficio scolastico e noi siamo a pieno regime”.
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